lunedì 14 maggio 2007

il processo dell'adozione dall'estraneità all'appartenenza


reduce da un fine settimana romano sento il bisogno di condividere (anche se vista la mancanza di nuovi post,credo che condivederò giusto con me stessa)
difficile decidere da dove partire perchè la fine coincide con il titolo!
e in questo cerchio infinito, modello Escher, provo a passeggiare come una formichina cercando di raccogliere tutte le briciole.
difficile partire se non c'è un inizio..ancor più se si sente di combattere tra il piacere della sintesi e il desiderio di non perdere nulla per la strada.
partendo da una sensazione: un piacevole sentimento di mancanza..per svincolarsi bisogna apppartenere, innaspettatamente da estranea in tre giorni ho sviluppato un legame di appartenenza ad un piccolo gruppo fortemente eterogeneo ed ora mi trovo a dover fare i conti con lo svincolo, ho raccolto tante cose (tecniche,contenuti, emozioni,condivisione e gioco)ed ora ho voglia di provarle nella mia vita professionale e quotidiana,le paure son tante e alcune son le solite di sempre. son quelle tipiche di un futuro psic. saprò gestirle, saprò farne una cosa utile e soddisfacente, saprò essere all'altezza, riuscirò a tradurle nel modo giusto e non fare danni...(ma questa è un'altra storia)
parte tecnica-formativa:un corso interattivo, nel vero senso della parola,da due anni parliamo e ragioniamo sul ciclo di vita sugli eventi critici sull'appartenenza, lo svincolo, le premesse, le famiglie/sistema, per la prima volta ho sentito senza ombra di dubbio come tutto ciò si trasforma nell'agito della vita in varie situazioni.
troppo euforica?! troppo positiva?!troppo entusiasta?!forse un pò esagerata senz'altro..ma da un pò di tempo a questa parte mi interrogavo senza via di fuga sulla mia reale convinzione del percorso che avevo intrapreso, stanca di sopravvivere con progetti che esulavano più o meno tutti dal mio reale percorso professionale..sempre più spesso credevo di sentire che tutto quello che facevo non andava nella mia direzione, che le scelte fin ora operate non erano adeguate per me e che stavo per giungere alla fine della corsa al momento che avrei dovuto ammettere che questa non era una professione che io avrei potutto fare da grande..ciò che più mi torturava era che non riuscivo a toccare ciò che facevo e non vedevo modo di poterlo toccare..e invece...
SI TOCCA!!ok, non come un disegno o un tavolo, ma si tocca, si toccano le emozioni, le sofferenze, i sorrisi e i solievi.
non so ancora se riuscirò a farlo ma se prima non sapevo cosa si poteva fare, se c'era un qualcosa da fare/agire,ora ho visto cos'è! e mi piace! e voglio farlo da grande!
parte relazionale..: su questo che dire..anzitutto ho avuto culo!e per questo non ci son meriti di nessuno ma fortuna, le interazioni si son trasformate in un relazioni!

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